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26 novembre Organizzazione Mondiale della Sanità segnalato sull'identificazione di un nuovo ceppo di coronavirus denominato B.1.1.529. Successivamente fu ribattezzato omicron, dalla 15a lettera dell'alfabeto greco. Secondo i dati preliminari, questa variante ha un gran numero di mutazioni, che possono renderla molto più pericolosa del "delta".
Ecco cosa si sa ora dell'"omicron":
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