Gli scienziati hanno scoperto il più grande batterio
Miscellanea / / June 24, 2022
In lunghezza raggiunge un centimetro, che è circa 50 volte più grande di altre specie conosciute dalla scienza.
Scienziati americani hanno scoperto un batterio con cellule lunghe un centimetro, che lo rende il più grande dei batteri specie di batteri mai scoperte e persino "sfida la nostra comprensione dei batteri cellule. In confronto, la maggior parte dei batteri è costituita da cellule semplici di circa due micron di diametro, o circa 40 volte più piccole di un capello umano.
Un detentore del record chiamato Thiomargarita magnifica è stato trovato sulle foglie di una foresta di mangrovie che era andata sott'acqua in Guadalupa. Secondo ricercaUn batterio lungo un centimetro con DNA contenuto in organelli metabolicamente attivi e legati alla membrana / Scienza, pubblicato sulla rivista Science, questa specie ha sviluppato cellule filamentose che sono circa 50 volte più grandi di altri batteri noti alla scienza, rendendole visibili ad occhio nudo.
Gli scienziati sospettano che le cellule siano cresciute così tanto grazie ai molteplici geni duplicati che T. magnifica - questa capacità è chiamata poliploidia. Tali caratteristiche indicano la crescente complessità del genere Thiomargarita e sfidano le idee tradizionali sulle cellule batteriche.
Prima volta su T. magnifica si è imbattuto più di 10 anni fa, ma per molto tempo non è stato possibile classificarlo. Sebbene appartenga a una famiglia di organismi prevalentemente unicellulari chiamati procarioti, le sue dimensioni e la sua struttura ricordano più gli eucarioti, che includono complesse forme multicellulari vita.
Per capire di cosa si tratta, i biologi hanno usato fluorescenza, raggi X e fasci di elettroni. la microscopia, così come il sequenziamento del genoma, per rivelare nuovi dettagli sui processi all'interno di questi enormi cellule.
Si è scoperto che questi batteri contengono cluster di DNA che si trovano in compartimenti delimitati da membrane: gli scienziati li chiamavano pepin. Questa organizzazione interna contrasta nettamente con il DNA fluttuante nella maggior parte delle cellule batteriche.
Inoltre, il sequenziamento genetico ha dimostrato che T. magnifica contiene centinaia di migliaia di copie del suo genoma sparse nella cellula, circa tre volte il numero di geni nella maggior parte dei batteri. Questo è probabilmente ciò che ha aiutato l'organismo a crescere fino a raggiungere dimensioni insolitamente grandi e ad aggirare i limiti di crescita biofisici e bioenergetici.
Identificazione T. magnifica rappresenta una pietra miliare importante per i microbiologi, ma lo studio rileva che rimane molte domande aperte sul ciclo vitale, sui meccanismi cellulari e sulla storia evolutiva di questo batterio gigante. I ricercatori suggeriscono anche che l'esistenza stessa di questa specie suggerisce l'esistenza di altri enormi microbi, che potrebbero cambiare radicalmente la nostra comprensione della vita su questa scala.
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